Dopo i fatti di Genova, sembra che non abbiamo ancora imparato la lezione. Dopo le piogge torrenziali di questi giorni altri crolli sono avvenuti sui viadotti e sulle strada di Piemonte e Liguria.
Crollo sulla A6 Torino-Savona
Tragedia scampata sulla Torino-Savona ieri, quando nel tardo pomeriggio è crollato un pezzo di viadotto dell’autostrada. Un tratto stradale di circa 15 metri è caduto sotto la frana che è venuta giù dalla montagna, sui cui il viadotto era appoggiato.
“Mi sono visto la strada cadermi davanti agli occhi– racconta un automobilista –mi sono fermato per miracolo!“, ma la tragedia poteva essere ben peggiore, infatti sulla carreggiata stava viaggiando un pullman con decine di persone che è stato miracolosamente fermato dagli automobilisti già sopraggiunti sul luogo del crollo.
Sulla A21 Torino-Piacenza ieri verso le 21 si è aperta una voragine sul lato destro della carreggiata bloccando la circolazione su ambo i lati per verifiche strutturali.
Dove sono finiti i nostri soldi!?
Nel 2018 l’appalto per la concessionaria sull’ A21 era di ben 2 miliardi; ora come è possibile che con 2 miliardi a disposizione alla prima pioggia torrenziale venga giù un pezzo di carreggiata?
Stesso discorso per il crollo sulla A6 dove il tratto caduto è ben più grosso. La lezione di Genova non è bastata? C’è forse bisogno che qualche altro cittadino muoia mentre va in vacanza, al lavoro o semplicemente mentre sta tornando a casa?
E’ ora di smettere di giocare con la vita degli italiani, che pagano le tasse per usufruire di servizi e infrastrutture, spesso pericolanti o che funzionano a singhiozzo. Siamo veramente arrivati al punto di partire di casa senza sapere se ci ritorneremo.
Questo non deve più accadere!
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